" Spesso è difficile accettare le carenze del periodo storico nel quale si vive.
Le vere commedie vengono sempre capite una decina di anni dopo, quando è spirato tutto ancor più fuori controllo, e quindi si può cominciare a ridere del passato piuttosto che il presente. Questo sta succedendo anche con PAPmusic. È impossibile accettare che le corse da Looney toons non siano casuali, bensì la manifestazione della vita frenetica alla rincorsa del capitale (come ci insegna anche Koyaanisquatsi col suo montaggio). È impossibile accettare che i personaggi non siano solo macchiette, ma persone completamente disintegrate e decostruite dal loro ruolo nell'ingranaggio. È impossibile pensare che i luoghi non siano vuoti come metafora dei non-luoghi che siamo costretti a vivere ogni giorno. PAPmusic, se letto nel modo giusto, avverte lo spettatore alle medesime problematiche di cui parla Fisher. Diamogliene credito. "